La birra fatta in casa

Sta prendendo piede sempre di più nella fantasia di tanti birrofili la produzione in casa della nostra famosa bevanda. In inglese si dice in una parola, l'homebrewing.

Un piacere e una moda alla fin fine pratica e semplice che non ha bisogno di grandi spazi e grandi attrezzature. Oltretutto, se si è discretamente bravi, la qualità della birra così prodotta sarà sicuramente migliore di qualsiasi altro tipo di birra commerciale.

Esistono ormai molti negozi specializzati (ma non solo, è possibile trovare kit per la produzione di birra fatta in casa anche in alcune catene di bricolage e serre) che vendono al dettaglio kit specializzati che prevedono tutto il necessario. Anzitutto le attrezzature: il fermentatore solitamente da 25 litri, il gorgogliatore che permette la fuoriuscita dei gas durante la fermentazione, il densimetro per rilevare lo stato della fermentazione e il grado alcolico, la tappatrice per chiudere le bottiglie, poi i vari termometri e materiali per la pulizia tra cui il metabisolfito di potassio.
Dopodichè i prodotti: estratti e lieviti. Produzione della birra in casa
Ma andiamo nel dettaglio.

Per la produzione casalinga sono possibili 3 tipi di procedimento dal più semplice e 'ottuso' al più complesso e 'fantasioso':

  • Birra da estratto di malto luppolato (Kit) è quella che è resa possibile dall'utilizzo di un kit anch'esso già preconfezionato contenente una lattina di estratto di malto già luppolato e una bustina di lievito secco.
  • Birra da estratto di malto non luppolato con o senza aggiunta di grani speciali (E+G) (ovvero estratti + grani) è resa con un pizzico di fantasia in più. Sono i grani speciali che contribuiscono meglio al colore e soprattutto al sapore della bevanda. Potendo variare molto le quantità è possibile dunque dar vita a ricette personalizzate.
  • Birra da All Grain (AG) (partendo dai grani di malto e dagli altri ingredienti non preparati in precedenza) nasce da una preparazione che esclude anche l'estratto di malto ancora previsto nell'E+G, procedendo esclusivamente con l'utilizzo di grani (di malto e altri).

E' quest'ultimo procedimento quello che distingue un vero homebrewer: più complesso e meno sicuro dei primi due, ha però il vantaggio di lasciare libero spazio alla fantasia del 'creatore' e, ovviamente se buona, risultati molto più soddisfacenti.