Le Ricette
- Olio Aromatizzato
- Olio al peperoncino
- Olio al limone
- Olio al peperoncino, aglio e rosmarino
- Olio alle spezie
- Olio al timo
- Spaghetti Aglio, Olio e peperoncino
- Bruschette & Co.
- Fusilli alla Norma
- Insalata Caprese
- Pinzimonio dell'amicizia
- Uova al pomodoro e basilico
- Flan di ciliege
I mille usi
In cucina l’olio extravergine d’oliva ha mille impieghi.
Può essere utilizzato crudo, aromatizzato o nelle fritture per trasmettere sapore
e aroma raffinati negli alimenti.
L’olio extravergine d’oliva crudo, per sua naturale composizione, è un ottimo
alimento ed è sempre consigliato nelle diete, essenziale in quella mediterranea.
Pilastro della dieta mediterranea
La scelta del tipo d’olio da utilizzare come condimento è fortemente determinata
dall’intensità di fruttato che esprime.
Gli oli extravergini dal fruttato tenue o medio si prestano a:
Realizzare salse: pesto,
agliata, machetto (di sardine o acciughe), marò (pesto di fave), noci, pinoli,
mandorle, verde (per bolliti) e maionese, aiolì, tartara e altre ancora;
Condire insalate: di ortaggi
lessati, di mare, carpacci di pesce o carne, di molluschi e di crostacei;
Profumare i formaggi:
a masta molle e freschi;
Ingredienti per pane e
focaccia e per stufare verdure, saltare carni bianche;
Per friggere: frattaglie,
pesci, funghi e ortaggi;
In cottura: per insaporire
zuppe e minestre; zuppe di pesce;
Per conservare: formaggi,
funghi, peperoni, carciofi e altre verdure:
Gli oli extravergini dal fruttato intenso si prestano a:
Condire: insalate di verdure
fresche di stagione, uova sode, pinzimonio di ortaggi crudi, bruschette;
In cottura: per insaporire
zuppe di cereali (di farro e di orzo) e di legumi (di ceci e fagioli), stufati
e arrosti;
Alla griglia: carni rosse
e bianche, pesce, spiedini, selvaggina.
L’olio d’oliva nelle fritture
Gli oli, sottoposti alla alte temperature, oltre i 180°C, subiscono una complessa
serie di trasformazioni nella loro composizione chimica.
I nuovi composti chimici che si formano modificano le caratteristiche organolettiche
dell’olio o del grasso animale, ne riducono il valore nutrizionale e risultano
essere nocivi alla nostra salute. Gli esperti hanno individuato nel punto di
fumo il parametro tecnico per esprimere la temperatura critica oltre la quale
i grassi si trasformano in composti tossici all’uomo.
Il punto di fumo dell’olio d’oliva è prossimo ai 210°C, per questo risulta essere
il più idoneo alla frittura.
Inoltre, l’olio d’oliva, rispetto agli altri oli dispone di un’altra proprietà:
dopo la prima frittura, se filtrato e conservato, si può riutilizzare almeno
un’altra volta.
Come riconoscere l’olio esausto, non più idoneo alla frittura
L’olio già usato in frittura presenta le caratteristiche chimiche e fisiche
molto differenti dall’olio fresco:
alla vista si presenta scuro;
nel tegame forma schiuma e produce fumo già con basse temperature;
al tatto è viscoso.
“Punto di fumo”degli oli e grassi utilizzati in cucina
Olio di oliva | 210°C |
Olio di Arachidi | 180°C |
Grasso di frittura | 180°C |
Strutto | 180°C |
Olio di mais | 160°C |
Margarina | 150°C |
Olio di Girasole | 130°C |
Olio di soia | 130°C |
Burro | 110°C |
Accorgimenti utili per la frittura
Utilizzare per la frittura l’olio d’oliva in quanto più resistente al calore.
Preparare adeguatamente gli alimenti da friggere;
asciugarli;
non salarli
Friggere con la temperatura dell’olio non superiore ai 180°C
Immergere i cibi nell’olio quando la temperatura di questi si avvicina a 180°C.
Con cibi tagliati in pezzi piuttosto grossi e non impanati è consigliabile friggere
con temperatura bassa di 130-145°C.
Con cibi tagliati piccoli, ripassati all’uovo e impanati, è possibile friggere
anche con temperatura di 160-170°C.
Durante la frittura controllare che l’olio non produca fumo, in tal caso ridurre
la fonte di calore.
Scolare il fritto per eliminare l’eccesso di olio assorbito dall’alimento.
Filtrare l’olio usato prima di riutilizzarlo.
Non aggiungere olio fresco all’olio usato.
La dieta mediterranea
Quando, nel febbraio 1952, il professore americano Ancel Keys giunse a Napoli
in compagnia della moglie con la macchina carica di attrezzi di laboratorio,
si proponeva un’indagine sui consumi alimentari che fornisse dati comparativi
a quelli da lui raccolti negli Stati Uniti in relazione al rischio di malattie
dell’apparato cardiocircolatorio. Bastarono pochi mesi per stabilire che il
“regime alimentare a Napoli era povero di grassi e che soltanto le persone ricche
subivano attacchi cardiaci”. Alcuni anni dopo si recò a Creta, e constatò anche
là l’assenza quasi totale di malattie coronariche, nonostante il regime alimentare
medio derivasse quasi il 40% delle calorie dai grassi.
Partì da queste considerazioni il famoso Seven Countries Study, uno studio comparativo
dei regimi alimentari di 14 campioni di soggetti, di età compresa tra 40 e 59
anni, per un totale di 12.000 casi, in sette paesi di tre continenti (Finlandia,
Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia). Dal 1960 ad oggi
indagini mediche hanno paragonato la dieta quotidiana dei soggetti esaminati
con l’incidenza di cardiopatie ischemiche (infarti e trombosi), alla ricerca
di indicazioni preziose relativamente alla dieta ideale per prevenire o ridurre
il rischio di tali malattie, che nel mondo occidentale rappresentano la principale
causa di decesso. I dati raccolti parlano chiaro: tra le popolazioni del bacino
del Mediterraneo, che si cibano in prevalenza di pasta, pesce, prodotti ortofrutticoli
e utilizzano esclusivamente olio d’oliva come condimento, la percentuale di
mortalità per cardiopatia ischemica è molto più bassa dei soggetti di paesi
come la Finlandia, dove il regime alimentare quotidiano include molti grassi
saturi (burro, strutto, latte, carne rossa).
Le conclusioni di quello studio (suffragate da altre indagini epidemiologiche,
ad esempio quella condotta in Giappone, in cui si paragonarono le abitudini
alimentari locali con quelle di giapponesi immigrati nelle Hawaii e negli Stati
Uniti che avevano “occidentalizzato” la loro dieta) affermavano incontestabilmente
un legame tra dieta povera di grassi saturi e minor rischio di infarto. Inoltre,
gli italiani e i greci vivono mediamente più a lungo dei finlandesi e degli
olandesi. Una dieta di tipo Mediterraneo non è necessariamente “povera”; anzi,
l'apporto calorico dei grassi è mediamente alto, ma è rappresentato quasi totalmente
da olio d’oliva: su queste basi l’alimentazione risulta più equilibrata di molte
delle “diete dimagranti” offerte dalla pubblicità come soluzione per ogni problema.
Olio aromatizzato
L’olio extravergine di oliva si aromatizza molto bene
con: erbe aromatiche, da sale o in miscuglio; spezie; ortaggi; frutti freschi
di stagione.
Gli oli aromatizzati sono ottimi condimenti creati dall’uomo per soddisfare
ogni “palato”.
Il loro utilizzo ha effetti benefici: offrono gli stessi valori nutrizionali
dell’olio e delle spezie che contengono; rispetto agli altri condimenti non
necessitano di sale aggiunto, con notevoli vantaggi per le persone che soffrono
di ipertensione.
Ogni territorio olivicolo ha il proprio olio aromatizzato, della cui ricetta
è fortemente geloso.
Le dosi delle erbe, il tempo e la temperatura di infusione, gli abbinamenti
tra i molteplici aromi e la temperatura di conservazione sono i fattori che
caratterizzano l’olio aromatizzato e lo rendono unico.
Per secoli aromatizzare l’olio è stata una attività riservata ai soli produttori
di olio o alla casalinghe.
Reperibilità. Oggi il panorama è vasto. Anche l’industria si è dedicata a
questa impresa, così gli scaffali dei supermercati ne sono colmi e ne offrono
una vasta gamma. La preparazione casalinga dell’olio aromatizzato conserva
integro il suo fascino ed esprime una cultura radicata nel territorio.
Per non incorrere però in grossolani errori e vanificare così il lavoro, è
bene rispettare alcune indicazioni:
lavare bene l’erba aromatica;
asciugarla prima di aggiungerla all’olio;
utilizzare le quantità di aromi a seconda dei propri gusti;
lasciare in infusione
quanto basta: il gusto è direttamente proporzionale al periodo di infusione;
è consigliabile filtrare
l’olio prima dell’uso, soprattutto per evitare che si inneschino processi
di fermentazione a carico delle erbe aromatiche;
utilizzare l’olio aromatizzato
entro il limite di conservazione dell’olio stesso: per questo motivo è preferibile
preparare confezioni piccole;
rispettare le condizioni igieniche;
conservare l’olio aromatizzato in una bottiglia scura, al riparo dalla luce e ben tappata.
Olio al peperoncino
Preparazione: un litro d’olio extravergine
d’oliva; 4 peperoni piccanti oppure 30 peperoncini secchi.
Far riposare per 30 giorni, oppure fino ad ottenere la colorazione rossa dell’olio.
Filtrare prima dell’uso. Volendo un gusto più piccante lasciare nell’olio
il peperoncino.
USO: ottimo per insaporire carne e pizza, condire insalate, legumi
e pasta.
Olio al limone
Preparazione: un litro d’olio extravergine
d’oliva; 4 limoni tagliati a fette. Lasciare in infusione per 30-40 giorni.
Filtrare prima dell’utilizzo.
USO: ideale per condire pesce lesso, riso in bianco, insalate, carpaccio
di carne.
Olio al peperoncino, aglio e rosmarino
Preparazione: un litro d’olio extravergine
d’oliva; uno-due rametti di rosmarino; 8-12 spicchi d’aglio tagliati in due
quanti; 8-10 peperoncini secchi, interi. Lasciare in infusione per 30-40 giorni.
Filtrare prima dell’impiego.
USO: bruschette, pane casereccio, verdure cotte, insalate, pasta
fredda, spaghetti, adatto per la rosolata di soffritti.
Olio alle spezie
Preparazione: un litro d’olio extravergine
d’oliva; 2-3 foglie di lauro, 5-6 bcche di ginepro; 4-5 grani di pepe nero;
4-5 chiodi di garofano; un mazzetto di timo e 3-4 gambi di prezzemolo. Lasciare
in infusione per 30 giorni. Filtrare prima dell’uso.
USO: condimento di selvaggina, carni arrosto, pesce alla brace, insalate,
ortaggi cotti.
Olio al timo
Consigliato per le marinate di pesce. Mettere dei rametti di timo in un vaso e ricoprirlo di olio d’oliva. Tenerlo esposto al sole fino a quando l’olio non si sarà aromatizzato. Filtrare e imbottigliare.
Spaghetti aglio, olio e peperoncino
Ingredienti per 4 persone:
400g. di spaghetti fatti con farina di grano duro
5 cucchiai da cucina di olio di oliva extra vergine fruttato intenso (esempio
cultivar canino Lazio)
1 o 2 spicchi d'aglio schiacciati dal palmo della mano (anche vestito, cioè
con le pellicine, se avete fretta)
un po' di prezzemolo tritato di fresco
una manciata di sale grosso per l'acqua della pasta (almeno 5 litri)
un cicchiaino di peperoncino tritato o due piccole papriche.
Mettete a bollire l'acqua, almeno 1 litro per ogni 100 gr di pasta, ma non
salatela subito. A bollore dell'acqua buttate gli spaghetti e agitateli subito
con un forchettone per evitare che la pasta si incolli, salate e lasciate
cuocere. Mentre gli spaghetti cuociono, mettete l'olio extra vergine in una
padella con l'aglio schiacciato e il peperoncino; soffrigere per 3-4 minuti
per estrarre i profumi e il piccante. Per evitate che l'aglio diventi troppo
biondo e il peperoncino si bruci spegnete il fuoco. Quando gli spaghetti saranno
al dente scolateli e buttateli subito nella padella del soffritto bollente,
aggiungete il prezzemolo fresco e mescolate bene. Servite subito.
Vino abbinato: Frascati DOC
Bruschette & Co.
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di pane casereccio
5 cucchiai di olio di oliva extra vergine (cultivar Moraiolo Umbria o Frantoio
Toscana)
1 o 2 spicchi d'aglio spellati
sale q.b.
Tagliate 4 fette di pane casereccio e mettetele sulla griglia. Fatele abbrustolire
fino a che saranno croccanti e rigate dal ferro. Strofinateci sopra lo spicchio
d'aglio e cospargetele con abbondante olio e con un pizzico di sale ; quindi
servite. In Umbria usano il dito indice per far inzuppare bene il pane, e
l'aglio, spesso, viene messo su entrambi i lati delle fette. E' un'ebbrezza.
Varianti:
Al pomodoro fresco e basilico : spargetevi sopra dei cubetti di pomodoro precedentemente
sminuzzati e foglioline di basilico
Al Patè di olive e sedano : spalmateci sopra patè di olive taggiasche e sedano
fresco tritato
Alla mozzarella e acciughe : collocate sulle fette sottili fettine di mozzarella
e filetti di acciughe con una spolverata di origano e olio di coratina
Vino abbinato: Chardonnay o Pinot grigio Collio
Fusilli alla norma
Ingredienti per 4 persone:
400g. di fusilli
1 melanzana tagliata a tocchetti
1 barattolo di polpa di pomodoro
20 foglie di basilico fresco
1/2 tazza da cucina di olio extra vergine di oliva (cultivar nocellara del
belice Sicilia)
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale q.b.
Mettere a cuocere i fusilli come indicato prima per gli spaghetti aglio, olio
e peperoncino (e fate sempre così; questa è la via italiana di cuocere la
pasta). In una padella fare soffriggere l'aglio e i tocchetti di melanzana
(attenzione: le melanzane assorbono molto olio, ma poi lo ricedono, quindi
non vi fate ingannare ad aggiungerlo). Fate cuocere fino a che le melanzane
saranno croccanti, quindi aggiungete la polpa di pomodoro e fate tirare il
sugo, muovendolo con un cucchiaio. Nel frattempo i fusilli saranno arrivati
a cottura; scolateli e buttateli nel sugo nel quale avrete appena tritato
con le mani il basilico fresco. (Tutte le erbe vanno aggiunte fresche e al
momento). Mescolate e servite quando ancora caldo.
Vino abbinato: Alcamo bianco o Inzolia di Sicilia
Insalata Caprese
Ingredienti per 4 persone:
400g. di mozzarella di bufala DOC campana
12 fette di pomodoro a cuore spesse un dito
8 cucchiai di olio extra vergine di oliva (cultivar taggiasca ligure o biancolilla
siciliana)
12 foglie di basilico ligure fresco
una manciata di olive nere o verdi
fette di pane bruschettato per accompagnare
sale q.b.
origano fresco (o se non c'è, origano secco)
Disponete su ciascuno dei 4 piatti: 3 fette di pomodoro, sopra ad esse 3 fette
di mozzarella e sopra ancora 3 foglie di basilico. Su tutto spolverizzate
l'origano e il sale guarnendo il piatto con le olive. Condite all'ultimo con
l'olio scelto e accompagnate con il pane bruschettato tenuto ben caldo in
mezzo ad un tovagliolo.
Vino abbinato: vermentino ligure o sardo
Pinzimonio dell'amicizia
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di verdure (finocchi, carciofi, carote, sedani, ecc.)
4 ciotole di olio d'oliva extra vergine di tonda iblea (l'olio che sa di foglie
di pomodoro)
sale e pepe q.b.
Lavate bene le verdure e sistematele in un bel piatto al centro della tavola.
Fornite a ciascuno una ciotola, raccomandando agli ospiti di salare poco e
di pepare pochissimo per degustare completamente l'olio di tonda iblea. Consigliate
ai vostri ospiti di iniziare dalle verdure più delicate per poi passare a
quelle più saporite e rustiche, intingendo le verdure abbondantemente perchè
....
....perchè il pinzimonio è una festa insieme e quando l'olio è buono bisogna
gustarlo fino in fondo e ...senza limiti!!!
Vino abbinato: partire con un delicato Pinot Bianco dell'Alto Adige, per finire
con un intrigante Ribolla Gialla dei Colli Orientali del Friuli
Uova al pomodoro e basilico
Ingredienti per 4 persone:
12 uova fresche
1\2 Kg di polpa di pomodoro
12 foglie di basilico
1\2 tazza di olio di oliva extra vergine di coratina pugliese
sale q.b.
Questa è una ricetta velocissima ma buonissima e di grande tradizione contadina
dove la qualità delle materie prime, la velocità di esecuzione e il gusto
si fondono in modo straordinario. Versate l'olio in una capiente padella antiaderente
e fate scaldare. Aggiungete la polpa di pomodoro, salate e fate tirare il
sugo un pò. Aggiungete il basilico tritato a mano e mescolate per far insaporire
il pomodoro. Rompete le uova e disponetele a 3 a 3 nei quattro angoli; salate
solo le uova e coprite con un coperchio per far cuocere l'albume anche sopra
solo qualche minuto. Servite nei quattro piatti evitando che le uova si rompano
guarnendo con il sugo di pomodoro al basilico.
Vino abbinato: Bianchello del Metauro
Flan di ciliege
Ingredienti per 4 persone:
300 gr di ciliegie senza il nocciolo
100 gr di zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
100 gr di farina
2 tuorli d'uovo
2 cucchiai di olio di oliva extra vergine di fruttato leggero (Taggiasca ligure)
¼ di litro di latte
Mescolate bene lo zucchero e i tuorli. Lavorate bene e aggiungete l'uovo.
Aggiungete l'olio e la farina e dopo aver mescolato energicamente unite il
latte. Ripartire le ciliegie su una teglia unta di olio di oliva. Versate
sopra la crema e infornate subito nel forno pre-riscaldato. Cuocete per 30-35
minuti. Coprite il flan di zucchero vanigliato e servite tiepido o freddo.
Vino abbinato: Brachetto d'Acqui