Leggere le Etichette

Etichetta La maggior parte delle informazioni di cui abbiamo bisogno per poter avvedutamente scegliere tra i prodotti che troviamo in commercio ci vengono fornite dall'etichetta di presentazione del miele: non sempre però queste notizie risultano sufficientemente esplicite e direttamente comprensibili per chi non abbia una specifica conoscenza delle leggi e degli usi che vigono nella commercializzazione dei prodotti alimentari. L'etichettatura del miele è regolata, tra l'altro, da leggi diverse da quelle in uso per gli altri alimenti. A complicare ulteriormente il panorama delle possibilità, il fatto che queste norme vengono spesso cambiate. Nel fornire le seguenti informazioni ci riferiremo quindi agli obblighi attuali.
Le indicazioni obbligatorie per tutti i tipi di miele sono le seguenti: la parola "miele", il peso netto, il nome e l'indirizzo del produttore o del confezionatore o di un venditore, l'indicazione del lotto di appartenenza e l'origine geografica del miele, quando almeno una parte di questo proviene da un paese extracomunitario.
A livello volontario il produttore può anche indicare l'origine botanica, l'origine geografica del prodotto locale, la data di produzione e il termine preferenziale di consumo, le indicazioni nutrizionali, quelle ambientali, indicazioni per la conservazione e per l'uso e testi esplicativi; tutto questo nel rispetto della veridicità e trasparenza del l'informazione.
L'origine del miele deve essere indicata per quei prodotti che provengono in toto o in parte da paesi extracomunitari: le dizioni utilizzabili sono le seguenti "Miele extracomunitario", "Miscela di mieli extracomunitari" oppure "Miscela con miele extracomunitario", a seconda dei tipo di prodotto; devono essere seguite dall'indicazione dei paesi d'origine (solo per quelli extracomunitari). Quest'ultima indicazione, vista l'assenza di obblighi relativi alle proporzioni delle miscele, indica comunque che il miele è prevalentemente o pressoché totalmente di origine extracomunitaria. L'assenza di indicazioni può invece indicare che il miele proviene dall'interno dell'Unione Europea.
Queste indicazioni sono quasi sempre riportate in caratteri piuttosto piccoli e in una zona marginale dell'etichetta (oppure nella controetichetta o nel sigillo). Vanno quindi cercati attivamente: è comunque meglio indirizzarsi verso prodotti in cui l'indicazione dell'origine geografica sia ben evidente e non equivoca.
La scelta dell'origine è una questione personale, ma un consiglio valido per tutti può essere quello di evitare di acquistare anche per gli usi di cucina, miele che contenga prodotto d'origine cinese, in quanto pressoché costantemente difettoso.
Per i mieli uniflorali, visto che la regolamentazione di questo aspetto non è totalmente definita a livello legale, l'effettiva rispondenza del prodotto alla denominazione di vendita dipende dalla professionalità del produttore: ci si deve quindi affidare alla serietà dei produttore scelto.
Per quello che riguarda le denominazioni regionali, per le produzioni localizzate, bisogna far attenzione a non confondere l'indirizzo del produttore con l'origine geografica effettiva del miele: sono due indicazioni distinte e non necessariamente coincidenti. Può essere utile indirizzarsi verso il prodotto garantito da un'Associazione di produttori o da un Consorzio di tutela o, ancora meglio, verso i prodotti DOP, IGP, quando, anche per il miele, saranno diffusi capillarmente.
L'indicazione "da agricoltura biologica" indica speciali processi di ottenimento del prodotto, basati sulla salubrità dei pascoli e su tecniche di produzione particolarmente rispettose della salubrità del prodotto, dell'ambiente e del benessere degli animali utilizzati. Questa produzione è regolamentata da norme apposite che sono attualmente in corso di evoluzione.