Il Miele: un alimento energetico
Il miele è formato quasi esclusivamente da
zuccheri: questi infatti rappresentano dal 95 a più del 99 %
della sostanza secca e gli zuccheri semplici, fruttosio e
glucosio, ne costituiscono la maggior parte (85-95 %),
generalmente con prevalenza del primo. Le proprietà fisiche e
nutrizionali del miele sono dovute in gran parte a questa
composizione e, in particolare, all'alto contenuto in
fruttosio.
In una dieta equilibrata lo spazio destinato
agli zuccheri semplici (alimenti dolci in genere) è piccolo:
anche secondo l'opinione comune, infatti, "i dolci fanno
male". In realtà, come per ogni alimento, i dolci non fanno né
bene né male: tutto dipende dalle quantità in relazione con le
esigenze (o i problemi) dell'organismo. E poi c'è dolce e
dolce.
Tra i "dolci" il miele è il più ricco di zuccheri
semplici e l'unico che deve tutte le sue caratteristiche alla
natura (piante e api) in quanto non subisce alcuna
manipolazione da parte dell'uomo per arrivare sulla nostra
tavola. Il grande vantaggio del miele è di poter apportare
all'organismo calorie prontamente disponibili, senza
richiedere processi digestivi e senza apportare, nel contempo,
sostanze indigeribili o dannose. Da questo deriva il suo
valore sia per le persone sane che deperite o
ammalate.
Nell'alimentazione degli atleti, o comunque di
chiunque stia svolgendo un esercizio fisico, è consigliabile
subito prima, durante e anche dopo lo sforzo, per favorire il
recupero. Anche per chi non lavora di braccia ma di cervello
il miele può essere utile: è noto infatti che il sistema
nervoso può svolgere regolarmente le proprie funzioni solo se
sufficientemente nutrito grazie a un costante apporto di
glucosio con la circolazione sanguigna. Lontano dai pasti il
calo del tenore di glucosio nel sangue (glicemia) può farci
perdere di lucidità, attenzione, efficienza intellettuale: un
cucchiaino di miele può ripristinare all'istante la
funzionalità mentale.
Nelle persone deperite (anziani,
inappetenti) o malate le stesse proprietà divengono molto più
preziose: quando un malato, per diversi motivi, non è in grado
di nutrirsi a sufficienza, una piccola quantità di miele
sciolto in un po' d'acqua può ridargli le forze.
Il miele
quindi è un alimento adatto a tutti. O quasi tutti: quando,
per esempio, una dieta è già squilibrata per eccesso di
alimenti dolci, aggiungere miele non fa bene, mentre possono
aversi dei vantaggi se una piccola quantità di miele prende il
posto degli alimenti zuccherini normalmente consumati. Il
miele inoltre non è consigliabile per quelle persone che
presentano dei problemi nel metabolismo degli zuccheri
(diabete), a meno che non venga inserito nella dieta su
indicazione del medico specialista. Chi deve ridurre
drasticamente il livello di calorie ingerite (obesi in cura
dimagrante) deve fare attenzione all'uso del miele come
alimento, in quanto bisogna ricordare che l'apporto energetico
del miele è notevole (320 kcal/100 g).
Ma anche per chi ha
tendenza a ingrassare il miele può essere utilizzato come
dolcificante con dei vantaggi rispetto allo zucchero. Infatti
l'elevato contenuto in fruttosio di tutti i mieli, e in
particolare di quello di acacia, è responsabile dell'elevato
potere dolcificante. Quando si usa miele per correggere il
sapore di un cibo (per esempio una macedonia, uno yogurt) o di
una bevanda (tè, latte, spremute ecc.) si usa, in realtà, una
quantità di sostanze nutrienti un po' inferiore rispetto a
quello che si farebbe utilizzando zucchero da cucina
(saccarosio), in quanto il miele è "più dolce" dello zucchero.
Questo comporta un piccolo risparmio di calorie, che può
comunque essere utile per chi è a dieta.